Tecnologia, soluzioni organizzative e strategie per efficientare l’ultimo miglio della Supply Chain

Il last mile è uno dei punti più critici della Supply Chain reso ancora più complesso dall’ascesa dell’e-Commerce. La complessità delle catene di approvvigionamento e il dinamismo dell’ecosistema logistico di oggi impongono alle aziende una gestione dell’ultimo miglio competitiva ed efficace. Vediamo quali sono le strategie per ottenerla.

ULTIMO MIGLIO: DEFINIZIONE

Nel campo della logistica e dei trasporti, il concetto di last mile o ultimo miglio si riferisce alla consegna effettiva dell’oggetto al cliente, che può avvenire presso il domicilio, il punto vendita o con la modalità del click & collect.

ULTIMO MIGLIO: DIFFERENZE FRA B2B e B2C

La gestione dell’ultimo miglio cambia a seconda del modello di business, il quale a sua volta influenzerà direttamente la filiera. La modalità di consegna, così come tutte le attività che precedono o seguono alla delivery, devono essere adattate alle logiche di B2B e B2C:

  • Catena produttiva (B2B): l’ultimo miglio concerne la fornitura delle materie prime che servono a far avanzare i processi di produzione delle fabbriche.
  • Catena distributiva (B2B): in questo caso nell’ultimo miglio si recapitano i prodotti necessari a rifornire gli scaffali dei punti vendita.
  • Catena distributiva retail (B2C): è forse il caso che presenta più complessità in quanto stiamo parlando della consegna direttamente al cliente come conseguenza di un acquisto realizzato online.

ULTIMO MIGLIO: LE PRESSIONI DELL’E-COMMERCE

Il last mile è storicamente uno dei punti più critici della Supply Chain reso ancora più complesso dall’ascesa dell’e-Commerce, che ha contribuito a rendere più complesse queste fasi con l’arrivo delle spedizioni in 24 ore. L’annuale JDA & Centiro Customer Pulse Report mostra come l’80% dei clienti si rivolga ad un retailer diverso in seguito ad un problema di consegna. Questa percentuale non lascia spazio a dubbi: investire nella gestione dell’ultimo miglio è fondamentale per raggiungere la massima efficienza logistica.

IL PESO DELL’E-COMMERCE NEL 2020

Nel report presentato da Netcomm emerge che nel 2020 e-Commerce e digital retail hanno generato in Italia ricavi per circa 58.6 miliardi di euro, con un incremento di 3.5 miliardi di euro (+6,3%) rispetto al 2019. Complici l’emergenza sanitaria e le misure anti-contagio, gli italiani hanno comprato online soprattutto beni e prodotti fisici per un valore complessivo di 23.4 miliardi di euro, oltre 5.5 miliardi in più rispetto solo al 2019 e con un incremento che è il più alto mai registrato. Tre comparti, in particolare, hanno contribuito alla crescita:

  1. Il food & grocery: dei cinque miliardi e mezzo di acquisti B2C in più registrati, almeno 1.1 è riferibile a questo segmento, che del resto vale oggi 2.7 miliardi di euro, oltre il 70% in più rispetto al 2019.
  2. L’informatica e l’elettronica di consumo: didattica a distanza, smart working , telelavoro o semplicemente più tempo libero da passare davanti agli schermi hanno contributo quest’anno con un miliardo di euro alla crescita di fatturato per la vendita online di beni consumer. Il comparto vale ora 6.2 miliardi di euro ed è in crescita del 20% rispetto al 2019.
  3. L’abbigliamento: quest’anno ha contributo per 700 milioni di euro alla crescita del fatturato e-Commerce in Italia, tanto da far registrare un +22% rispetto alla rilevazione precedente e per un valore complessivo di 3.9 miliardi di euro.

Ci si rende conto di come pandemia e misure di contenimento del contagio abbiano fatto da propulsori per gli acquisti online, facendoli diventare più frequenti e più diffusi. Sempre secondo il report, la frequenza degli acquisti online avrebbe infatti subito quest’anno un balzo del +79%. Il settore alimentare italiano, in particolare, ha visto aumentare, solo da gennaio a settembre 2020, di oltre due milioni il numero di clienti online. E circa il 36% del campione avrebbe continuato a fare la spesa online anche dopo il lockdown, evidentemente soddisfatto dai servizi digitali messi a disposizione dalla GDO.

Per fare la spesa online gli italiani sembrano aver preferito soprattutto i siti web della GDO, e più della classica consegna a domicilio sembrano aver gradito formule inedite –o, meglio, che la maggior parte delle insegne non aveva avuto ancora modo di sperimentare a fondo e diffusamente prima dell’arrivo della pandemia– come il click & collect. Il ritiro in negozio della merce ordinata online è cresciuto quest’anno complessivamente del 349%.


PRESSIONI SULLA LOGISTICA E TRASPORTO DELL’ULTIMO MIGLIO

In un tale contesto, mettere in piedi una logistica dell’ultimo miglio efficiente ed efficace è essenziale per mantenere alta la competitività di un’azienda. Non si tratta di un’impresa semplice per i manager, che devono soddisfare consumatori sempre più attenti ed esigenti, senza far lievitare i costi aziendali.

  • La logistica del last mile presenta dei costi alti. Gli oneri per le imprese crescono ulteriormente se si opera nell’e-Commerce, in quanto i prodotti in poche occasioni potranno essere consolidati o raggruppati con la tecnica del groupage prima di essere spediti.
  • La customer experience è la chiave per il successo del business. Errori, ritardi, complicazioni nella consegna al cliente rischiano di inficiare quanto realizzato nell’intera Supply Chain.
  • La vendita al dettaglio nei negozi fisici richiede costanti rifornimenti e riassortimenti per restare al passo dell’offerta proposta dal commercio online, con frequenti consegne di merci da parte dei produttori.

Tutto ciò determina la congestione della Supply Chain. Il punto nodale diventa quindi pensare ad adeguati investimenti nel trasporto e nella logistica dell’ultimo miglio, con riferimento alla concreta consegna effettiva del bene al cliente presso il domicilio, se privato (B2C), presso l’azienda (B2B) o presso un punto vendita.


STRATEGIE PER MIGLIORARE LA GESTIONE DELL’ULTIMO MIGLIO

Ottimizzare la gestione dell’ultimo miglio non significa lavorare solo sulle attività di trasporto, ma anche su tutta una serie di aspetti che riguardano il magazzino. Accuratezza, flessibilità e semplificazione dei servizi di consegna delle merci a casa o nel punto vendita e ritiro di eventuali resi sono le strategie che le aziende attuano per coprire l’ultimo miglio della catena del delivery. In questo contesto, le nuove tecnologie rappresentano una leva importante per rispondere a una domanda in continua crescita, sempre più esigente, e gestire una rete di conseguenza sempre più vasta e capillare.

ULTIMO MIGLIO: STRATEGIE DI TRASPORTO E MAGAZZINO

1. Progettare un layout di magazzino ad hoc.

Progettare il layout di magazzino pensando all’ultimo miglio, considerando il volume di richieste e la quantità di ordini che si ricevono. Ad esempio, per degli standard di consegna di 24 ore, è importante ottimizzare le distanze che percorrono gli operatori per velocizzare le attività di picking.

2. Pianificare l’operatività per ridurre i lead time.

Dal momento in cui un prodotto esce dal magazzino possono verificarsi tutta una serie di imprevisti che si traducono in ritardi o mancate consegne. Per questo motivo, bisogna ridurre i lead time di tutti i processi che anticipano la last mile delivery con la finalità di accumulare tempo prezioso da destinare alle fasi di consegna. Delle best practice in merito potrebbero essere:

  • Implementare un software di gestione magazzino per pianificare le operazioni di picking, stabilire una gerarchia di priorità e snellire le attività di prelievo e spedizione delle merci.
  • Adattare i processi di magazzino alle esigenze di trasporto: è auspicabile ricorrere a software che permettano da un lato di standardizzare comunicazione e processi, dall’altro di tracciare in maniera efficace i movimenti delle merci.

3. Raccogliere dati e analizzare i KPI.

Raccogliere dati e analizzare i KPI per ottimizzare le strategie e prevenire disfunzionalità. Un’analisi degli indicatori di prestazione è d’obbligo, ecco i principali:

  • Percentuale di consegne avvenute nei tempi previsti.
  • Ratio di consumo di carburante.
  • Percentuale di spazio occupata nei camion rispetto a quella disponibile.
  • Chilometri pianificati -vs- chilometri percorsi realmente.
  • Costi di consegna per pacco, per chilometri e per veicolo.
  • Numero di soste.
  • Reclami dei clienti.
  • Percentuale di merci e pacchi danneggiati in fase di trasporto.

4. Porre il cliente al centro di tutto.

Il cliente (sia business che consumer) desidera personalizzare le modalità di consegna e decidere quando, dove e come ricevere il suo articolo. Pensare a lui, alle sue esigenze e ai suoi desiderata, permette di anticipare le richieste e saperle soddisfare prontamente.

5. Gestione completa dell’intero processo.

Garantire ai clienti (sia business che consumer) la possibilità di usufruire di un servizio di gestione completa dell’intero servizio di Supply Chain. Dalle spedizioni al magazzino, dal Customer Service fino alle gestione dei resi attraverso le attività di reverse logistics.

6. Integrazione e connettività.

Connettere fra loro i driver per fornire loro una maggiore visibilità del processo di consegna ai consumatori e ai partner commerciali e garantire così una Supply Chain più tracciabile, sicura e reattiva.

7. Rinnovare la flotta.

Integrare le flotte sia con mezzi di piccole dimensioni più adatti a muoversi nei centri cittadini e raggiungere capillarmente il cliente (business o privato), sia con mezzi ibridi o elettrici, in grado di rispettare le normative anti-inquinamento oggi presenti in molte aree urbane.

8. Rete di depositi.

Dotarsi di una rete capillare di centri logistici e depositi. Infatti, solo grazie ad una pluralità di sedi si può ridurre la distanza con il cliente finale e garantire rapidità nell’evasione dei prodotti e accuratezza nella gestione dei processi di delivery.


LAST MILE MANAGEMENT: TRASPORTI ROMAGNA

La gestione dell’ultimo miglio ha acquisito grande importanza a causa della crescente complessità delle catene di approvvigionamento e del grande dinamismo dell’ecosistema logistico di oggi. Ignorare o prendere sottogamba questi aspetti può compromettere la competitività e la sopravvivenza di un’azienda.

Trasporti Romagna, sempre pronta ad intercettare le esigenze del mercato, offre ai propri clienti un efficiente servizio di gestione dell’ultimo miglio e micro-distribuzione, sia in termini di trasporto che di logistica. Se ritieni che il tuo magazzino possa rendere meglio in termini di efficienza, ti invitiamo a contattarci. Uno specialista Trasporti Romagna può aiutarti ad ottimizzare l’ultimo miglio della tua Supply Chain aziendale.


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